Per il Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, il raduno eucaristico dà sostegno all’impegno missionario dei cristiani. Gratitudine per i missionari, “la radice da cui è nato il germoglio” della Chiesa taiwanese. Si prevede incontri coi vescovi e con i seminaristi maggiori. Apprezzamento da parte del governo di Taipei.
Città del Vaticano – “Questa decisione del Santo Padre di nominarmi come inviato speciale al Congresso eucaristico nazionale si giustifica anzitutto perché risponde all’esperienza della nostra Congregazione per l’evangelizzazione, che viene a dare sostegno alla vita pastorale della Chiesa di Taiwan”. È il commento che il card. Fernando Filoni, Prefetto di Propaganda Fide, fa ad AsiaNews dopo essere stato nominato inviato speciale al Congresso eucaristico di Taiwan, che si terrà il 1° marzo a Chiayi (Yunlin County).
Quello di quest’anno è il quarto appuntamento di questo tipo che si celebra nell’isola. Durante la scorsa visita ad limina, i vescovi di Taiwan avevano invitato lo stesso papa Francesco a parteciparvi.
La decisione di papa Francesco è stata accolta in modo positivo dal governo di Taiwan. Il 7 gennaio scorso il ministero degli esteri ha espresso gratitudine per la scelta del pontefice, che dimostra “le relazioni forti e cordiali fra Taiwan e la Santa Sede”.
Il tema del Congresso sarà “Le mie fonti sono in te” (dal Salmo 87). “Anche questo titolo – ha continuato il card. Filoni – mette a fuoco l’evangelizzazione, perché dice qualcosa delle radici da cui nasce il germoglio della Chiesa taiwanese, che è figlia degli sforzi di tanti missionari nel passato e ora della testimonianza di tante comunità locali”.
Durante il Congresso vi saranno molti incontri pubblici e all’aperto. “Questo atto di culto così pubblico – ha concluso il porporato - non è una semplice visita, ma un momento di incontro e di partecipazione, dove la Chiesa è tutta riunita. Ciò mi permetterà di incontrare i vescovi, che vivono l’evangelizzazione nell’oggi, e il seminario maggiore, che raccoglie coloro che continueranno tale opera), oltre ai religiosi, le religiose e i laici”.
(AsiaNews)