Mons. Báez: “Basta usare gruppi violenti contro la popolazione! Dovete rispettare la libertà e la dignità del popolo!"
AMERICA/NICARAGUA - Mons. Báez: “Basta usare gruppi violenti contro la popolazione! Dovete rispettare la libertà e la dignità del popolo!" Il paese in strada contro la riforma del governo
(CE) (Agenzia Fides, 19/04/2018)
Managua (Agenzia Fides) – "Può il governo del Nicaragua mostrare un po' di buon senso! Basta usare i gruppi violenti contro la popolazione che ha il diritto di protestare! Dovete rispettare la libertà e la dignità del popolo!", questo è l'appello di Mons. Silvio José Báez, vescovo ausiliare di Managua (Nicaragua) con il quale esprime il sentimento della Chiesa e della popolazione che vive momenti di intensa tensione in questi giorni.
Come informa la stampa locale, nei giorni scorsi numerosi giovani si sono autoconvocati per protestare contro le negligenze del Governo dinanzi l’enorme incendio che ha coinvolto la riserva "Indio Maíz". Le manifestazioni sono state però mal tollerate e si sono verificate delle aggressioni da parte della Gioventù Sandinista contro gli autoconvocati. Sui Social Media si è potuto vedere infatti molta violenza contro manifestanti che marciavano in modo pacifico.
Due giorni fa, a nome della Conferenza Episcopale Nicaraguense (CEN), Mons. Abelardo Mata, vescovo di Estelí e segretario generale della CEN, e Mons. Jorge Solórzano, vescovo di Granada e responsabile della Pastorale giovanile della CEN, in una conferenza stampa dedicata alle iniziative della Chiesa nicaraguense in preparazione alla Giornata mondiale della gioventù del 2019, hanno evidenziato che quello di manifestare “è un diritto dei cittadini. I giovani sono chiamati a rinnovare la Chiesa e la società, e questa è l’aspettativa che la Chiesa ha su di loro”, perché, secondo Mons. Mata, “essi sono una riserva morale. Quindi il Governo deve permettere che i giovani manifestino pacificamente la loro protesta".
Purtroppo non sono solo i giovani a manifestare, in diversi parti del paese, pensionati ed anziani sono scesi in strada per dire la loro dopo che il governo aveva annunciato le nuove misure economiche per riformare l'INSS (Instituto Nicaragüense de Seguridad Social), vale a dire, aumento del contributo per la sanità e deduzione del 5% delle pensioni, riforma firmata dallo stesso presidente Ortega. La reazione della popolazione, le manifestazione pacifiche a Leon e Managua, questa volta sono state fermate da membri della Gioventù Sandinista con molta violenza. Mentre che alcuni sindacati, come quello dei trasportisti si sono espressi a favore della riforma del governo.
"Non capisco come voi potete uscire e sostenere misure contro il popolo che siamo voi e noi, perché anche io sono un sandinista, ma non posso sostenere queste misure", si ascolta in un video inviato a Fides nello scambio di parole tra una persona anziana e uno dei giovani sostenitori del governo.
Il governo del Nicaragua ha giustificato questo aumento dei contributi della sicurezza sociale che colpiscono lavoratori e datori di lavoro con l'argomento che la misura servirà a proteggere le persone dalle malattie, dalla disabilità e dalla morte. Il Fondo Monetario Internazionale ha raccomandato il governo del Nicaragua riformare il proprio sistema di sicurezza sociale prima che la sostenibilità delle sue finanze si aggravasse, poiché ha cinque anni di deficit.