(LB) Un articolo de "El Mundo", oggi, in una introduzione a una sua intervista si permette di apostrofare con parole ingiuste e spregiative, nonché inesatte, la religiosa italiana Giovanna Gentili che prestò servizio presso la Sala stampa vaticana per 25 anni. Sr. Giovanna lasciò il dicastero vaticano alla fine del primo semestre 2009.
Allora, Silvio Peretti, così raccontò il congedo e l'impegno della religiosa al servizio del Papa per buona parte della sua vita: "La cerimonia di congedo dalla sala Stampa della Santa Sede di suor Giovanna Gentili, suora Paolina, è stata molto commovente e festosa, tanto che all’inizio del suo intervento, Sua Eccellenza Monsignor Claudio Maria Celli, ha dovuto precisare che «non è ancora iniziato il processo di beatificazione di suor Giovanna». Padre Lombardi, che faceva gli onori di casa, ha affermato che «la Sala Stampa era un po’ la casa di suor Giovanna, pur essendo sempre bene inserita nella sua congregazione, noi l’abbiamo sentita come parte integrante di una comunità al servizio del Santo Padre». L’ha ringraziata «per la fedeltà del lungo servizio, cominciato nel 1985, per la dedizione, per la cura dei particolari, per il garbo con cui ha svolto delle funzioni che, a volte, esigono anche una certa fermezza, una certa decisione, ma sempre con gentilezza e con moltissima pazienza». Ha aggiunto che l’ufficio degli accreditamenti, così come è oggi, è il frutto del lavoro di suor Giovanna.
«È una persona che non ha misurato il suo impegno, il suo tempo al servizio del Santo Padre, della Chiesa e di ognuno di noi, con una sensibilità umana e religiosa», ha proseguito il gesuita direttore della Sala Stampa. Tutti noi abbiamo vicende personali, liete e tristi che siano, ed è bello sapere che «abbiamo di fronte una persona dotata di squisita sensibilità e capace anche di pregare con fervore per i nostri problemi e le nostre ansie».
La “Croce Pro ecclesia et Pontifice”, che le è stata consegnata, è un’onorificenza pontificia che di solito viene conferita ai religiosi benemeriti nel servizio prestato.
Monsignor Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali ha aggiunto: «Mi fa piacere che certi aspetti della dedizione e del servizio di suor Giovanna siano stati opportunamente sottolineati da padre Lombardi. Questa onorificenza, questo segno vuole essere apprezzamento da parte del Papa e della Santa Sede».
Alcuni aspetti del carattere di suor Giovanna li ha ben tratteggiati Padre Ciro Benedettini, vice direttore della Sala Stampa. «Quando la settimana scorsa ho telefonato alla superiora mi ha velatamente rimproverato, perché la teniamo per troppo tempo qui. Ma noi sappiamo che possiamo contare sulla sua generosità e quella del suo Istituto», ha detto il vicedirettore. Per descriverne l’atteggiamento e lo spirito ha fatto ricorso a una delle frasi che si pronunciano quando si conferiscono riconoscimenti ai militari che si siano distinti per il coraggio dimostrato: «Sprezzante del pericolo si gettò contro il nemico». «Non per niente voi siete Paoline e San Paolo è ritratto con la spada», ha aggiunto padre Ciro sottolineando che, «quando c’è da tutelare il buon nome della Chiesa e del Santo Padre, suor Giovanna si butta a capofitto». A nome dei colleghi le ha regalato un computer «che lei tratta con il rigore che le è proprio, riuscendo, a volte rompendolo, a tirar fuori anche quello per cui il computer non è programmato», ha concluso scherzando. La cerimonia del congedo si è svolta il 1º luglio scorso, nella Sala Stampa e nel portico adiacente."
(dal sismografo)
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