NEPAL - Distribuzione degli aiuti ai terremotati nelle zone più lontane

Kathmandu (Agenzia Fides) – La disorganizzazione nella distribuzione degli aiuti alle popolazioni gravemente colpite dal terremoto che vivono nelle zone più remote del Nepal, continua ad alimentare lo spirito di cooperazione di tanti che da ogni parte del mondo si sono messi in viaggio con l’unico obiettivo di aiutare questi fratelli abbandonati. Tra questi, alcuni cooperanti della ong Perigeo onlus sono partiti dall’Italia per una prima ricognizione degli aiuti necessari e della reale situazione di emergenza (vedi http://fidesorg.blogspot.it/2015/05/progetto-amici-dal-mondo-nepal.html).
“Arrivati a Kathmandu sabato 9 maggio, abbiamo trovato ritmi di vita ‘normali’ ma una grande disorganizzazione per la distribuzione degli aiuti e la localizzazione delle zone colpite” racconta all’Agenzia Fides il direttore strategico di Perigeo, Gianluca Frinchillucci, in viaggio con il suo collaboratore nepalese Samman Khatewoda. “La capitale del Paese è ‘viva’, continua, la gente è coinvolta e impegnatissima a collaborare, purtroppo la parte storica è andata completamente distrutta. Dopo una prima ricognizione, insieme a due nepalesi esperti conoscitori della zona e a due volontarie aggregatesi al team, giunte da Australia e America, abbiamo deciso di raggiungere il piccolo villaggio di Darme, a 5 ore di distanza da Kathmandu, nella valle del Trisuli” racconta Frinchillucci.
“Attraverso strade a dir poco dissestate, con un furgone abbiamo raggiunto Darme, popolato da un centinaio di abitanti ma andato completamente distrutto. Grazie alle indicazione di un rappresentante del piccolo villaggio abbiamo avuto una lista delle priorità e così abbiamo comprato acqua, teli, tende, riso, medicinali. A Baneshwor poi abbiamo visitato una scuola per bambini disabili per fortuna tutti sopravvissuti ma terrorizzati dalla grande distruzione che regna intorno a loro. Siamo riusciti a distribuire anche a loro tende per riparo” aggiunge il direttore strategico di Perigeo. Sulla strada di ritorno dal villaggio, a 18 km di distanza, il gruppo ha sostato a Nuwakot Durbar, sito storico in cui sorge il palazzo che fu dimora per circa venti anni del primo Re del Nepal, Prithvi Narayan Shah che nel 1768 unificò il Paese. Il terremoto ha lasciato evidenti segni anche sulla maestosa residenza del Re. (AP) (12/5/2015 Agenzia Fides)