CUBA, L’Avana (Agenzia Fides) – “Abbiamo appreso le importanti dichiarazioni del Presidente di Cuba, Raul Castro, e del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che segnano una nuova tappa nelle relazioni tra i nostri due paesi. Ringraziamo il Signore, alla vigilia di Natale, in quanto nuovi orizzonti di speranza illuminano la vita del popolo cubano, perché le buone relazioni senza tensioni tra i popoli così vicini sono il fondamento di un futuro promettente”. Sono le parole del comunicato della Conferenza Episcopale di Cuba (COCC), pervenuto all’Agenzia Fides, che porta la data del 17 dicembre ed è firmato dal Segretariato generale della COCC, redatto dopo l’annuncio della ripresa delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba.
“Esprimiamo una gratitudine speciale a Papa Francesco, che entrambi i Capi di stato hanno riconosciuto come un importante mediatore di un desiderio che ora si avvera. Ci auguriamo che la volontà espressa dai Presidenti contribuisca al benessere materiale e spirituale del nostro popolo. Apprezziamo moltissimo il ritorno dei tre cubani liberati nella loro patria e nelle loro famiglie, così come il gesto umanitario nei confronti del prigioniero americano che ha potuto rincontrarsi con la sua famiglia”.
La Segreteria di Stato del Vaticano ha pubblicato il seguente comunicato: “Il Santo Padre desidera esprimere vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente. Nel corso degli ultimi mesi, il Santo Padre Francesco ha scritto al Presidente della Repubblica di Cuba, S.E. il Sig. Raúl Castro, ed al Presidente degli Stati Uniti, S.E. il Sig. Barack H. Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due Parti.
La Santa Sede, accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le Delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti. La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini.” (CE) (Agenzia Fides, 18/12/2014)
“Esprimiamo una gratitudine speciale a Papa Francesco, che entrambi i Capi di stato hanno riconosciuto come un importante mediatore di un desiderio che ora si avvera. Ci auguriamo che la volontà espressa dai Presidenti contribuisca al benessere materiale e spirituale del nostro popolo. Apprezziamo moltissimo il ritorno dei tre cubani liberati nella loro patria e nelle loro famiglie, così come il gesto umanitario nei confronti del prigioniero americano che ha potuto rincontrarsi con la sua famiglia”.
La Segreteria di Stato del Vaticano ha pubblicato il seguente comunicato: “Il Santo Padre desidera esprimere vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente. Nel corso degli ultimi mesi, il Santo Padre Francesco ha scritto al Presidente della Repubblica di Cuba, S.E. il Sig. Raúl Castro, ed al Presidente degli Stati Uniti, S.E. il Sig. Barack H. Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due Parti.
La Santa Sede, accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le Delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti. La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini.” (CE) (Agenzia Fides, 18/12/2014)