Rappresentanti di tutte le religioni visitano la sinagoga dell'attentato. Il Patriarca Twal: mai più violenza nei luoghi di preghiera
TERRA SANTA, Gerusalemme (Agenzia Fides) – I capi e i rappresentanti delle comunità religiose presenti in Terra Santa si sono recati questa mattina in visita alla sinagoga di Gerusalemme che ieri è stata teatro di un sanguinoso attacco terroristico, per esprimere solidarietà alla comunità colpita e condannare insieme tutti gli atti di violenza che non risparmiano i luoghi di preghiera. Alla visita hanno preso parte leader e rappresentanti cristiani, musulmani, drusi e ebrei.
Tra i diversi interventi, per i capi delle Chiese cristiane presenti ha preso la parola il Patriarca greco-ortodosso Thephilos III, mentre per i musulmani ha parlato il Mufti di Akko. “Gli interventi - riferisce all'Agenzia Fides il Patriarca latino di Gerusalemme, S.B. Fouad Twal, che ha preso parte alla visita - hanno ripetuto con forza che nessuna ragione e nessuna intenzione di carattere politico possono giustificare la violenza contro persone in preghiera e assalti a luoghi dedicati al silenzio e all'orazione. Sono state richiamate le responsabilità dei leader politici, ma anche quelle dei capi religiosi che devono trasmettere alle rispettive comunità sentimenti di pace e concordia, e vigilare affinchè non si sviluppino i semi cattivi dell'odio e dell'intolleranza. Il fatto stesso di riunirci insieme in quel luogo di dolore, colpito dalla violenza - aggiunge Sua Beatitudine Twal - rappresenta un segno di speranza. Vuol dire che a Gerusalemme le diverse appartenenze religiose condividono la volontà di convivere in pace e nel rispetto reciproco, e che il conflitto e la violenza non possono prevalere e sfigurare il volto della Città Santa. Con questo spirito, noi cristiani ci prepariamo all'Avvento, sperando di poter accogliere pellegrini provenienti da ogni parte del mondo”. (GV) (Agenzia Fides 19/11/2014)