CAMERUN, Yaoundé (Agenzia Fides) - “La chiusura delle frontiere non è la soluzione a Ebola” afferma il comunicato finale della riunione annuale del coordinamento del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM/SCEAM) che si è svolto dal 15 al 18 ottobre a Doula, in Camerun. Nel comunicato, pervenuto a Fides, si ricordano le sofferenze delle popolazioni dei Paesi africani colpiti dalla febbre emorragica e si esorta ad essere “inventivi” nella ricerca di soluzioni.
Un altro punto affrontato dal comunicato è quello della democrazia in Africa, sottolineando che “il rifiuto dell’alternanza democratica e la mancanza di rispetto della legge fondamentale sono all’origine di tensioni e di situazioni di disordine in diversi Paesi africani”. Si fa appello quindi “al rispetto delle Costituzioni e dell’alternanza democratica, base di ogni sviluppo duraturo”.
Uno sviluppo che può essere reso possibile, ricorda il documento, dal corretto sfruttamento delle risorse naturali africane. Il SECAM loda dunque l’iniziativa internazionale per la trasparenza nelle industrie estrattive (ITIE) e raccomanda che tutti gli Stati africani vi prendano parte ed esercitino controlli severi sulle ripartizioni dei proventi minerari. Si sottolinea inoltre la necessità di aprire un ufficio di collegamento con l’Unione Africana ad Addis Abeba.
Il comunicato si conclude con l’annuncio di un Congresso delle Commissioni “Giustizia e Pace” africane che si terrà nel marzo 2015 in Namibia, sul tema dello sviluppo integrale dell’uomo. (L.M.) (Agenzia Fides 22/10/2014)
Un altro punto affrontato dal comunicato è quello della democrazia in Africa, sottolineando che “il rifiuto dell’alternanza democratica e la mancanza di rispetto della legge fondamentale sono all’origine di tensioni e di situazioni di disordine in diversi Paesi africani”. Si fa appello quindi “al rispetto delle Costituzioni e dell’alternanza democratica, base di ogni sviluppo duraturo”.
Uno sviluppo che può essere reso possibile, ricorda il documento, dal corretto sfruttamento delle risorse naturali africane. Il SECAM loda dunque l’iniziativa internazionale per la trasparenza nelle industrie estrattive (ITIE) e raccomanda che tutti gli Stati africani vi prendano parte ed esercitino controlli severi sulle ripartizioni dei proventi minerari. Si sottolinea inoltre la necessità di aprire un ufficio di collegamento con l’Unione Africana ad Addis Abeba.
Il comunicato si conclude con l’annuncio di un Congresso delle Commissioni “Giustizia e Pace” africane che si terrà nel marzo 2015 in Namibia, sul tema dello sviluppo integrale dell’uomo. (L.M.) (Agenzia Fides 22/10/2014)