Dopo 38 anni condannati gli assassini del Vescovo che lottava per la speranza e la dignità


ARGENTINA, La Rioja (Agenzia Fides) – “Abbiamo atteso 38 anni per vedere la verità trionfare sull'impunità e finalmente è arrivato il giorno in cui la giustizia ha condannato gli assassini di un uomo che lottava per la speranza e la dignità di migliaia di persone”: così si è espresso Martin Fresneda, segretario dell’organizzazione promossa dal governo argentino "Derechos Humanos de la Nación", dopo la lettura del verdetto che ha condannato all'ergastolo due alti ufficiali per l'omicidio di Sua Ecc. Mons. Enrique A. Angelelli Carletti, Vescovo della diocesi di La Rioja (Argentina), avvenuto il 4 agosto 1976. Mons. Angelelli era uno dei più noti Vescovi del Paese, contrario alla dittatura, e morì in un incidente d'auto simulato poco dopo l'instaurarsi della dittatura militare.
La sentenza del tribunale di La Rioja che ha condannato l'ex generale dell'esercito Luciano Benjamin Menendez, 86 anni, e l'ex vice commodoro Luis Fernando Estrella, 82 anni, è stata letta il 4 luglio, alla presenza di molti sostenitori di organizzazioni per i diritti umani e del Luogotenente Governatore di Buenos Aires, Gabriel Mariotto. Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides in prima fila c’era anche il successore di Mons. Angelelli, l’attuale Vescovo di La Rioja, Sua Ecc. Mons. Marcelo Colombo, che la sera precedente aveva celebrato una Messa ed aveva guidato una marcia dal Vescovado al tribunale.
Per decenni le autorità hanno sostenuto che la morte del Vescovo fosse accidentale. Il caso è stato riaperto nel 2010, quando un ex sacerdote che era in auto con Angelelli, Arturo Pinto, testimoniò raccontando che il veicolo fu spinto intenzionalmente fuori strada. (CE) (Agenzia Fides 08/07/2014)