STATI UNITI, Washington (Agenzia Fides) – I Vescovi cattolici degli Stati Uniti hanno fatto appello all'amministrazione Obama e al Congresso perché prendano provvedimenti concreti per tutelare i minori privi di documenti che viaggiano da soli come emigranti. La nota inviata all’Agenzia Fides riporta che, secondo la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America (USCCB), visti i pericoli che i ragazzi devono affrontare in questa loro impresa, la situazione è diventata “una crisi umanitaria”, la cui origine si può trovare nelle condizioni di povertà e nell'aumento della violenza nelle rispettive realtà da cui tentavo di fuggire. Tutto questo deve essere affrontato come parte di una soluzione a lungo termine (vedi notizia su El Salvador in Fides 20/05/2014).Il Presidente della Commissione per le migrazioni della USCCB, Sua Ecc. Mons. Eusebio L. Elizondo Almaguer, M.Sp.S., Vescovo ausiliare di Seattle (Washington), nato in Messico, sottolinea: "Si tratta di un problema molto complesso, ma le sue radici devono essere affrontate sia dal nostro governo che dai governi della regione". Le parole di Mons. Elizondo Almaguer, sono dirette in primo luogo all'amministrazione attuale perché, secondo dati raccolti dalle fonti cattoliche, è stato registrato un incremento del 92% dei ragazzi fermati fra il 2013 e il 2014 (vedi Fides 30/05/2014). “Questi ragazzi sono estremamente esposti ai trafficanti di esseri umani e ai contrabbandieri senza scrupoli, e devono essere protetti" ha sottolineato il Presule.
Il Vescovo ha rilanciato questo appello, già espresso precedentemente (vedi Fides 13/05/2014), in seguito alla pubblicazione, martedì 3 giugno 2014, del rapporto dell’ufficio Dogane e Protezione delle Frontiere, in cui si riferisce che nel corso degli ultimi 20 mesi la polizia di frontiera e altre agenzie federali di confine hanno arrestato più di 71 mila ragazzi di età inferiore ai 17 anni, la maggior parte sul confine meridionale del Texas. (CE) (Agenzia Fides, 05/06/2014)