INDONESIA, Giacarta (Agenzia Fides) – Nelle elezioni presidenziali previste il 9 luglio, i cristiani indonesiani manifestano una preferenza per il candidato Joko Widodo, 50enne governatore di Giacarta, detto Jokowi. Lo dice all’Agenzia Fides p. Benny Suseyto, ex segretario della Commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale, spiegando i motivi della preferenza rispetto all’altro candidato in corsa, l’ex generale Prabowo Subianto.“Jokowi – spiega – è un leader che ha messo nella sua agenda politica le questioni dei diritti umani, delle libertà, dei diritti delle minoranze, della lotta all’intolleranza religiosa. Oltre che il tema urgente del contrasto alla corruzione. E’ un candidato che sembra ai fedeli più adatto a guidare una Indonesia democratica e pluralistica. Parla di pace, armonia, giustizia e bene comune: questo lo rende benvisto dai cristiani”. D’altro canto, invece, “Prabowo Subianto ha di recente trovato e raccolto il sostegno dei partiti islamici e anche di gruppi islamici radicali, come l’Islamic Defenders Front, promotore di odio e violenza nella società. Questo ha causato disappunto nei settori della società civile più attenti alle questioni dei diritti umani. Inoltre Subianto è un uomo legato ai vecchi apparati statali e militari, ed è considerato come una continuazione della vecchia politica”.
Nella società indonesiana – nota il sacerdote – è in corso un processo di trasformazione sociale e culturale in cui le nuove generazioni hanno un peso demografico sempre maggiore: sono infatti 75 milioni i giovani elettori che voteranno per la prima volta un presidente. I giovani sono lontani dal vecchio establishment che ha governato il paese e, in quanto fautori di un rinnovo delle classi dirigenti, sostengono Joko Widodo, uomo nuovo della politica.
“Dal nuovo presidente – conclude p. Suseyto – i cristiani si aspettano che debelli la corruzione, sostenga la Pancasila (i cinque principi filosofici alla base della convivenza nella nazione, ndr), rafforzi lo stato di diritto fermando l'abuso di potere e l’impunità dei gruppi radicali islamici nella società”.
Sulle elezioni i Vescovi indonesiani si sono espressi di recente, invitando i fedeli a scegliere candidati che “abbiano desiderio di servire gli altri, piuttosto che perseguire il proprio interesse personale”, guardando “chi mantiene alti i principi e i valori della democrazia” e promuove la tolleranza. (PA) (Agenzia Fides 17/6/2014)