“E' impossibile abituarci alla droga e alla violenza”, inizia l’Assemblea Episcopale


ARGENTINA, Buenos Aires (Agenzia Fides) – Inizia oggi, 5 maggio, a Buenos Aires, la 107.ma Assemblea Plenaria dei Vescovi della Conferenza Episcopale Argentina, presieduta dal suo Presidente, l'Arcivescovo di Santa Fe, Sua Ecc. Mons. José María Arancedo. Saranno presenti tutti i Vescovi del Paese. Nell'ordine del giorno, inviato all’Agenzia Fides, si possono leggere i temi che saranno affrontati: condivisione e analisi della realtà pastorale e sociale, riflessione sulla "Evangelii Gaudium", pastorale della famiglia (in vista del Sinodo straordinario), preparazione del Bicentenario (2016) con un Congresso Eucaristico Nazionale, a Tucuman.
L'assemblea apre i suoi lavori con una forte preoccupazione della Chiesa per la tremenda crescita del narcotraffico nel paese. Droga e aumento della povertà sono i problemi maggiori della popolazione secondo gli ultimi studi e rilevamenti della Universidad Católica Argentina (UCA).
Iniziando ieri le celebrazioni del mese dedicato alla Vergine Maria, patrona dell’arcidiocesi di Santa Fe con il titolo di Nostra Signora di Guadalupe, Sua Ecc. Mons. José María Aranceto, interpellato dai giornalisti sull’importanza e sui temi dell’Assemblea episcopale, ha risposto così: “Sarà lo slogan della nostra festa a rispondere: ‘Madre, aiutaci a costruire una società in pace, senza droga né violenza’.” Mons. Arancedo ha ricordato che la fede ha una dimensione sociale, e ha ribadito: "Non possiamo abituarci a convivere con il delitto della droga e con la violenza, e, peggio, ad essere indifferenti. La Madonna di Guadalupe ci obbliga ad impegnarci a costruire una società più solidale e a continuare a seguire il suo esempio: un impegno missionario per tutta la Chiesa Latinoamericana".
L’Assemblea dei Vescovi dello scorso anno aveva già chiesto al governo di dare priorità al grave problema sociale della droga, chiamandola “tragedia che distrugge le famiglie”. L’Assemblea di questo anno si concluderà sabato 10 maggio, pochi giorni prima delle celebrazioni per l’indipendenza, il 25 maggio. (CE) (Agenzia Fides, 05/05/2014)