Lega caldea: aperta la discussione su statuti e organizzazione interna



IRAQ, Baghdad (Agenzia Fides) – Sarà un'aggregazione internazionale laica, si occuperà delle problematiche politiche e sociali che riguardano le comunità cristiane caldee in tutto il mondo e raccoglierà in particolare “professionisti, intellettuali ed esperti competenti nelle varie discipline”. É questo il profilo potenziale della Lega caldea, l'associazione in via di formazione che dovrebbe costituirsi nei prossimi mesi per rappresentare in maniera coordinata e organica le istanze della comunità caldea nella società civile a livello locale e globale.
Nei giorni scorsi un documento di lavoro in cui sono definiti il profilo, gli scopi e la struttura dell'associazione è stato pubblicato sui media ufficiali del Patriarcato caldeo. “Si tratta per ora di uno strumento di lavoro” spiega all'Agenzia Fides il Vescovo ausiliare di Babilonia dei caldei, Saad Sirop, “sul quale vogliamo aprire il confronto e raccogliere le opinioni provenienti dalle comunità caldee in Iraq e da quelle stabilitesi negli altri Paesi. Saranno raccolte proposte e commenti da tutto il mondo. Poi il documento e le regole in esso contenute saranno sottoposti all'approvazione del Patriarca e del Sinodo dei Vescovi caldei”.
Nella bozza di regolamento si legge che la Lega caldea si propone di consolidare i fondamenti della coesistenza e difendere i diritti dei caldei, ponendosi anche come “strumento di pressione” sui processi decisionali che condizionano la convivenza civile. L'associazione, nelle intenzioni degli ispiratori, sarà anche chiamata a partecipare con propri rappresentanti ai forum internazionali. E dovrà essere svincolata da ogni legame organico con sigle e Partiti politici. Le risorse finanziarie dovranno provenire soltanto da donazioni private e dalla raccolta delle quote d'iscrizione. In seno all'associazione è prevista l'attivazione di Comitati ad hoc per i diritti umani e le relazioni internazionali. La Lega conserverà il profilo di associazione autonoma, senza esercitare formalmente funzioni di rappresentanza rispetto alla Chiesa caldea, né interferire nei suoi orientamenti e disposizioni pastorali.
A metà febbraio, era stato il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako a lanciare il progetto di un'associazione orientata a coordinare e favorire il contributo dei caldei alla società civile e aiutare l'Iraq a vincere le derive del settarismo confessionale e etnico. “Come caldei” aveva spiegato il Patriarca Sako “viviamo un tempo di confusione e di incertezza. La nostra presenza nella società è debole, frammentata nel campo della politica, della cultura, dell'azione sociale. Una 'Lega caldea' potrà aiutarci a rendere più concreto e efficace il nostro contributo alla vita civile del Paese” (vedi Fides 14/2/2014). (GV) (Agenzia Fides 7/4/2014).