Il Card. Urosa invita a cercare ogni strada per risolvere i gravi problemi del paese, causa del malessere generale
VENEZUELA, Caracas (Agenzia Fides) – Il Cardinale Jorge Urosa Sabino, Arcivescovo di Caracas, durante una intervista trasmessa dalla televisione nazionale domenica 13 aprile, ha detto di essere "molto triste per la violenza mai vista prima da parte delle forze di sicurezza" durante le proteste che hanno avuto luogo nelle ultime settimane. Ha anche messo in dubbio la validità del socialismo come sistema politico e ha chiesto di risolvere i problemi economici, che sono la causa delle manifestazioni che hanno portato solo di recente al dialogo tra governo e opposizione.Sulla presunta "cubanizzazione del paese", ha dichiarato: "Ci vogliono portare verso quel sistema, ma noi diciamo che non è corretto, perché quella proposta è stata già respinta dalla popolazione attraverso il referendum consultivo". Il Cardinale ha sottolineato inoltre che la Chiesa non cerca lo scontro, ma di risolvere i problemi, "e se andiamo fuori strada bisogna farlo notare".
Come segnala la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, il Cardinale è stato invitato al programma televisivo per fare il punto della situazione del paese dopo settimane di incertezza e di violenza, e l’inizio del dialogo di pace fra governo e opposizione, con diverse istituzioni come testimoni, fra cui la Chiesa cattolica (vedi Fides 11/04/2014). C’è quindi entusiasmo da un parte della popolazione e una certa diffidenza dall’altra, perché è necessario confermare l’iniziativa di dialogo e di pace con azioni concrete, come evidenzia lo stesso Cardinale Urosa, che ha invitato ad avere "un atteggiamento positivo verso il dialogo, ma nel caso questo non riesca, il paese saprà di chi è la colpa e perché non ha funzionato". Infine l’Arcivescovo di Caracas ha esortato i leader politici "a ricercare ogni modo per incontrarsi e risolvere i problemi, perché solo così il paese potrà riprendersi. Ci sono gravi problemi sociali e di tipo economico – ha concluso -, ma la realtà ci dice che così come andiamo, non andiamo bene". (CE) (Agenzia Fides, 14/04/2014)