BOLIVIA, La Paz (Agenzia Fides) – L'approvazione della nuova legge sull’attività mineraria in Bolivia, la scorsa settimana, ha innescato le proteste sociali dei minatori in cui ci sono stati 3 morti e un centinaio di feriti tra manifestanti e forze dell’ordine. Domenica 6 aprile l'Arcivescovo di Santa Cruz, Sua Ecc. Mons. Sergio Gualberti, aveva invitato governo e leader delle cooperative dei minatori ad agire con saggezza e discernimento, abbandonando lo scontro per evitare ulteriori morti. Mons. Gualberti aveva citato tra l’altro il recente messaggio della Conferenza Episcopale della Bolivia (CEB), in cui si afferma: "la nostra società ha bisogno di abbandonare la crescente e sempre più evidente corruzione nell'amministrazione della giustizia, che danneggia la coesione sociale e genera insicurezza".I minatori, dopo l'intervento dell’Arcivescovo e vista la possibilità ventilata di incontrare il Presidente Morales, avevano sospeso le manifestazioni. Ieri, secondo la nota pervenuta a Fides, il Presidente Morales ha nominato un nuovo ministro del settore, fatto insolito in questo periodo dell'anno, ed ha accennato a presunti "interessi nascosti" del team tecnico del ministro uscente. Ha anche avvertito che i contratti tra cooperative e aziende private saranno sottoposti ad indagine, dopo che il governo ha annunciato di aver individuato 42 contratti illegali tra settore delle cooperative ed imprese multinazionali. Ha destato grande sorpresa il fatto che, subito dopo la nomina, il nuovo ministro ha fatto mettere i sigilli agli uffici della "Corporacion Minera Boliviana" per una verifica contabile interna. Secondo la stampa locale, il Presidente Morales incontrerà i minatori giovedì 10 aprile. (CE) (Agenzia Fides, 09/04/2014)