PAKISTAN, Lahore (Agenzia Fides) – Gli avvocati di Shafqat Emmanuel e Shagufta Kasuar, la coppia di coniugi cristiani condannati a morte per “blasfemia via sms” con un verdetto emesso il 4 aprile scorso da un tribunale di primo grado (vedi Fides 7/4/2014), hanno depositato il ricorso in appello all’Alta Corte di Lahore. Lo comunica a Fides l’Ong “World Vision in Progress” (WVIP) che, insieme con dei partner internazionali, sta seguendo il caso garantendo assistenza legale e prendendosi cura dei 4 figli dei coniugi, in carcere dal luglio 2013. I due, notano a Fides gli avvocati, sono analfabeti e del tutto ingnari di come questa assurda accusa possa aver stravolto la vita della famiglia. L’Ong informa che i due avvocati cristiani Nadeem Hassain e Eric John, difensori della coppia, sono stati ripetutamente minacciati per scoraggiarli dal seguire il processo. “Anche il giudice che ha emesso la sentenza in primo grado è stato vittima di pressioni e intimidazioni di estremisti islamici”, spiega a Fides Farrukh H. Saif, Direttore esecutivo di WVIP. Il verdetto di condanna è stato, dunque fortemente condizionato e la pena capitale comminata senza alcuna prova evidente. “Chiediamo alla comunità internazionale di alzare la voce contro questa ingiustizia”, nota Farrukh H. Saif. “Faremo il possibile, confidando nella Providenza di Dio”, conclude. (PA) (Agenzia Fides 9/4/2014)