REPUBBLICA DOMINICANA, Jimani (Agenzia Fides) – I progressi compiuti finora nel dialogo in corso tra le autorità della Repubblica Dominicana e di Haiti sono valutati con favore dal settimanale "Camino", voce ufficiale della Conferenza Episcopale Dominicana. Tanto la prima riunione, svoltasi il 7 gennaio a Juana Méndez (Haiti), come la seconda, del 3 febbraio, a Jimaní (Repubblica Dominicana), per il periodico "sono gli scenari per un dialogo franco e sincero, al fine di raggiungere l'armonia tra i due vicini che sono chiamati a capirsi". Le autorità governative per il dialogo tra Haiti e Repubblica Dominicana stanno affrontando il tema dell'immigrazione, che interessa oltre 1.500 persone di origine haitiana che vivono nella Repubblica Dominicana, e che, in seguito alla sentenza emessa da un tribunale, corrono il rischio di perdere la cittadinanza dominicana. La Chiesa cattolica si è detta sempre pronta a mediare in questi dialoghi (vedi Fides 25/10/2013; 2/12/2013; 6/12/2013).
“Sappiamo che per alcuni settori dell’una e dell’altra parte, che promuovono l'odio, l’incomprensione, lo scontro e la divisione permanente, questi giorni di trattative sono una pillola amara, perché costoro vogliono delle soluzioni alternative che portano solo alla distruzione e al rancore” si legge nella nota del settimanale cattolico inviata all’Agenzia Fides.
"Le persone si capiscono parlando": questo detto della saggezza popolare dimostra di essere vero attraverso la storia, sottolinea la pubblicazione, in quanto “abbiamo visto che i più grandi e deplorevoli conflitti mondiali hanno trovato una soluzione e si sono conclusi alla tavola di dialogo".
Seguendo tali esempi, dobbiamo percorrere la stessa strada: "Questi eventi devono indicare a noi, dominicani e haitiani, che i nostri problemi comuni hanno un solo percorso di soluzione: il dialogo e la reciproca collaborazione, rispettando il modo di essere proprio di ogni popolo". (CE) (Agenzia Fides, 07/02/2014)