CUBA, Holguin (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi statunitense di Chicago, Sua Ecc. Mons. John Manz, da Cuba, dove si trova in visita per rafforzare la cooperazione, ha detto che "l'interazione è il modo migliorare per rispettare i diritti umani e far avanzare le nostre relazioni con quella nazione, piuttosto che l'isolamento". Nella nota pervenuta a Fides vengono riportate le dichiarazione del Vescovo, che è membro della Sottocommissione per la Chiesa in America Latina della Conferenza Episcopale Americana (USCCB), in visita alle diocesi cubane di Holguín e Santa Clara.“E' importante che la Chiesa degli Stati Uniti sostenga la Chiesa di Cuba, specialmente in questo tempo di cambiamenti” ha detto Mons. Manz, riferendosi alle politiche che permettono ai cubani di aprire negozi, svolgere più liberamente attività religiose e viaggiare fuori dall'isola. "La Chiesa a Cuba vuole assicurarsi che quando le persone aprono un’attività commerciale vengano formate secondo l'insegnamento della dottrina sociale cattolica e riconoscano la priorità degli esseri umani sull'economia" ha detto il Vescovo americano.
In meno di un anno la Chiesa a Cuba ha avviato un nuovo progetto per la formazione degli operatori del mondo del commercio, che si aggiunge altri due progetti per i nuovi imprenditori, gestiti dalla Compagnia di Gesù e dai Fratelli delle Scuole Cristiane (La Salle), e ad un altro ancora, gestito direttamente dalla stessa Arcidiocesi de L'Avana (vedi Fides 22/10/2013). Dal 2010 il presidente Raul Castro ha avviato un processo di apertura economica alla gestione privata di piccoli imprenditori o cooperative, una volta impensabile in un paese in cui l'80% dell'occupazione era statale. (CE) (Agenzia Fides, 17/01/2014)