“Non c’è tempo da perdere: troppe persone sono morte o hanno dovuto lasciare la loro casa”, ha spiegato il rev. Olav Fykse Tveit, Segretario generale del CMC, presentando il testo e spiegando che “la Chiese parlano con una sola voce”: alla redazione del documento, hanno infatti partecipato leader della Chiesa di Medio Oriente, Vaticano, Russia, Stai Uniti, di altre nazioni europee, appartenenti alle confessioni cattolica, ortodossa , protestante e anglicana.
“Rappresentiamo la maggioranza silenziosa dei siriani che vuole la pace”, ha specificato il Catholicos Aram I, capo della Chiesa Armena Apostolica, assicurando ai leder politici che saranno a Ginevra 2 “il pieno sostegno di tutte le Chiese per la vostra cruciale missione”.
Il CMC ritiene che “le chiese possono mobilitare l'opinione internazionale, condannando tutto ciò che è c’è di male in questa situazione e sostenendo il bene supremo che è la pace, una pace giusta”.
L’incontro del CMC è stato accompagnato da una preghiera ecumenica per esprimere solidarietà con il popolo della Siria e per chiedere a Dio il dono della riconciliazione. (PA) (Agenzia Fides 18/1/2014)