NIGERIA, Abuja (Agenzia Fides)- “Il governo ha speso miliardi per acquistare ogni tipo di gadget, ma non conta quanti soldi si spendono fintantoché si ragiona in termini di potenza contro potenza, fuoco per il fuoco; non si può così risolvere il problema della sicurezza” ha affermato Sua Eminenza il Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, in una conferenza stampa all’indomani dei nuovi attacchi della setta Boko Haram nel nord della Nigeria (vedi Fides 28/1/2014).Il Cardinale ha sottolineato l’importanza degli aspetti sociali, politici, economici ed pure psicologici per comprendere il fenomeno Boko Haram. “Abbiamo bisogno di comprendere come un giovane di 27-28 anni, con una laurea in chimica o in un’altra disciplina finisca per vivere nella boscaglia; qualcosa è accaduto nella sua mente. Per cambiare la mente di questo giovane occorre avvicinarlo, ma non con un’arma”.
Secondo il Cardinale Onaiyekan è necessario inoltre non sottovalutare la dimensione religiosa dell’agire di Boko Haram: “qualcuno dice che Boko Haram non ha nulla a che fare con la religione (..), ma per me, questo fenomeno ha molto a che fare con la religione. Agiscono gridando Allah Akbar (“Dio è il più grande” in arabo, ndr.), anche se gridassero Gesù è il Signore, è ancora una caratterizzazione religiosa. Perdiamo il nostro tempo se non riconosciamo e non affrontiamo questo aspetto religioso”.
Il Cardinale Onaiyekan ha quindi rivolto un appello ai leader religiosi perché affrontino insieme il problema. “In un modo o nell’altro, qualcuno deve spezzare il circolo vizioso e ho consigliato il governo su questo punto” ha concluso.
Nel frattempo si è aggravato il bilancio delle vittime degli attacchi di domenica 26 gennaio. Almeno 45 persone hanno perso la vita nell’assalto contro la chiesa cattolica nel villaggio di Wada Chakawa, nello Stato di Adamawa, perpetrato da un gruppo di uomini armati arrivati su un veicolo blindato e su una camionetta, che dopo avere rinchiuso i fedeli nel luogo di culto ha poi sparato indiscriminatamente su di loro. Altre 85 persone sono state uccise nell’assalto al villaggio di Kauwuri, nello Stato di Borno. (L.M.) (Agenzia Fides 29/1/2014)