STATI UNITI, Washington (Agenzia Fides) – Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando ieri alla Camera, davanti ai parlamentari e ai giudici della Corte suprema, ha dichiarato la sua indipendenza dal Congresso svelando una serie di ordini esecutivi e decisioni, una mossa che probabilmente infiammerà le già tese relazioni tra il Presidente democratico e i Repubblicani. Obama oltre ad innalzare il salario minimo e invocare una parità di stipendi tra donne e uomini, ha annunciato una svolta epocale che riguarda la politica sull’immigrazione: riformare definitivamente il sistema. La Chiesa cattolica in molte occasioni aveva insistito perché sia risolto il problema dei "senza documenti" che coinvolge oltre 11 milioni di persone e ha causato la divisione di tante famiglie (vedi Fides 14/01/2014; 15/01/2014; 06/09/2013; 30/07/2013; 20/07/2013; 10/05/2013).
La nota inviata a Fides riferisce che Obama ha speso solo due minuti del suo discorso per sollecitare il Congresso ad approvare "in questo anno 2014", un'altra vecchia promessa elettorale: la riforma dell'immigrazione. "Se siamo seri sulla crescita economica, è il momento di riformare definitivamente il nostro sistema di immigrazione" ha detto Obama. "Repubblicani e Democratici al Senato hanno lavorato. So che i membri di entrambi i partiti alla Camera dei Rappresentanti vogliono fare lo stesso. Procediamo allora per approvare la riforma quest’anno" ha esortato Obama nel suo discorso più importante dell'anno.
La menzione della riforma dell'immigrazione, anche se è stata breve, ha scatenato una standing ovation dell'intero Congresso, e ha applaudito anche Eric Cantor, il leader della maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti. Obama, il democratico, in altre occasioni aveva insistito che forse "non ha senso" cambiare il sistema attuale se non c'è un modo, per milioni di immigrati privi di documenti, di ottenere la cittadinanza. Tuttavia ieri nel suo discorso ha evitato di menzionare il punto controverso. (CE) (Agenzia Fides, 29/01/2014)