CENTRAFRICA, Bangui (Agenzia Fides)- Tensione a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, per il diffondersi di voci sull’infiltrazioni in città degli “anti Balaka”, gruppi di autodifesa nati per difendersi dai soprusi commessi dagli ex ribelli Seleka, che a marzo hanno preso il potere spodestando l’ex Presidente François Bozizé e insediando al suo posto Michel Djotodia.I gruppi anti Balaka si sono già scontrati con gli uomini di Seleka in altre aree del Paese, in particolare nel nord-ovest, nell’area di Bossangoa, e nell’ovest, a Bouar.
Di fronte alla precaria situazione del Centrafrica la Francia ha annunciato che si appresta a inviare altri 800 militari in aggiunta ai 410 soldati francesi che garantiscono la sicurezza dell’aeroporto di Bangui.
Il loro compito è quello di fornire supporto ai militari africani della MISCA (Missione Internazionale di Sostegno al Centrafrica). La diplomazia di Parigi sta cercando inoltre di far votare al Consiglio di Sicurezza dell’ONU una risoluzione per rafforzare la MISCA per poi eventualmente trasformarla in una forza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il timore di diversi osservatori è che il Centrafrica sprofondi in un conflitto confessionale tra cristiani e musulmani (Seleka è formata in gran parte da musulmani anche stranieri) e che nel caos così generato si inseriscono gruppi jihadisti. (L.M.) (Agenzia Fides 26/11/2013)