COLOMBIA, Mocoa (Agenzia Fides) – Nel dipartimento colombiano di Putumayo, nel sud del paese, le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) consentono che le chiese possono essere aperte solo il sabato e la domenica, e i sacerdoti quindi possano celebrare la Messa solo in questi due giorni. La denuncia viene dal Vescovo della diocesi di Mocoa-Sibundoy, capitale del dipartimento di Putumayo, Sua Ecc. Mons. Luis Alberto Parra Mora, il quale parlando ad una radio locale ha ricordato che "all'inizio il divieto era per tutta la settimana", ma dopo la richiesta degli abitanti delle città di Puerto Guzmán e Puerto Asís, la guerriglia ha consentito la celebrazione della Messa nel fine settimana. “Ora siamo nella fase di dialogo con i gruppi armati che ci hanno permesso di tornare a celebrare l'Eucaristia in queste città, ma ancora non possiamo andare nella zona rurale, dove le chiese sono chiuse tutta la settimana” ha detto il Presule.Sebbene le FARC e il governo del presidente Juan Manuel Santos proseguano i colloqui di pace a Cuba dal 2012, il conflitto armato del paese non accenna a diminuire. Nella stessa zona di Putumayo, sei sacerdoti minacciati dalla guerriglia sono stati trasferiti poco tempo fa per motivi di sicurezza (vedi Fides 17/10/2013).
“Osserviamo con preoccupazione i problemi di sicurezza dei nostri sacerdoti e dei nostri Vescovi, a cui viene negata la libertà di predicare la Parola di Dio" ha detto padre Pedro Mercado, Vice segretario della Conferenza Episcopale Colombiana, che ha chiesto la garanzia dello stato per il clero, affinché possa esercitare la sua missione. Durante la lunga storia del conflitto armato sono state costanti le ostilità della guerriglia e di altri gruppi nei confronti della Chiesa, tuttavia, come ha sottolineato p. Mercado, questo problema è aumentato negli ultimi mesi.
Secondo il nuovo programma, giovedì 28 novembre dovrebbe iniziare il dialogo tra FARC e governo sul terzo punto degli accordi di pace. Inizialmente l’incontro era stato fissato al giorno 17 novembre, come annunciato dopo la notizia del secondo accordo (vedi Fides 08/11/2013), ma poi la data è stata rimandata al 28 novembre "per affinare la visione, scambiare documenti e analizzare altre nuove proposte ricevute da diversi gruppi della società colombiana", secondo una nota dell’agenzia EFE. (CE) (Agenzia Fides, 26/11/2013)