MESSICO, Durango (Agenzia Fides) – In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Vescovo ausiliare della diocesi di Durango, Sua Ecc. Mons. Enrique Sánchez Martínez, ha invitato la comunità ad una maggiore consapevolezza di questo grave problema. Durante e dopo la celebrazione della Messa domenicale di ieri, il Vescovo ha affermato che la violenza contro le donne è una sfida sociale e culturale, perché sta diventando un comportamento tollerato socialmente. "Sebbene la condizione economica, l'alcolismo e la tossicodipendenza non siano la causa diretta di tale violenza, vediamo comunque che questi elementi la aumentano, ma la radice di questa violenza è nell'esercizio diseguale del potere nella vita familiare e sociale" ha detto Mons. Sánchez Martínez.Ha poi lamentato che, oltre la violenza domestica, molte donne messicane subiscono violenza in diversi contesti sociali, tra cui alcuni ambienti di lavoro dove non ci sono condizioni "adeguate alla situazione delle donne".
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, Mons. Sánchez Martínez ha sottolineato che la realtà della violenza contro le donne è molto allarmante: l'Istituto nazionale delle donne ha denunciato che, dei 120.000 stupri registrati ogni anno in Messico, 106.000 rimangono impuniti. Inoltre delle 14.000 denunce che vanno a processo, in quasi quattromila casi i colpevoli ricevono meno di 14 anni di reclusione. In Messico dal 1985 al 2010 ci sono stati almeno 136.606 casi di violenza, di cui il 5,6 per cento contro bambine sotto ai cinque anni.
"Ogni giorno 6,5 donne vengono uccise, gettate nei cimiteri o nelle discariche pubbliche. Nel nostro paese il problema della violenza è grave. Sette donne su 10 sono state vittime di qualche tipo di aggressione, tra le più comuni il controllo di denaro, gli abusi verbali, le molestie sui mezzi di trasporto e le percosse" ha concluso il Vescovo. (CE) (Agenzia Fides, 25/11/2013)