Archbishop of Port-of-Spain Joseph Harris, left, with Cardinal Fernando Filoni at Holy Mass of the Pro-Cathedral of Our Lady of Perpetual Help, San Fernando, last Saturday. Author: Vashti Singh |
VATICANO, Città del Vaticano (Agenzia Fides) – I Caraibi sono stati “la prima zona delle Americhe ad ascoltare la Buona Novella di Cristo oltre 400 anni fa, ed è la prima volta che il Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli è in visita nella regione”: così ha esordito il Card. Fernando Filoni, Prefetto del Dicastero Missionario, nel suo discorso alla Conferenza Episcopale delle Antille, che ha incontrato questa mattina nel Seminario dedicato a San Giovanni M. Vianney ed ai Martiri ugandesi a Port of Spain (Trinidad e Tobago). La regione presenta una grande eterogeneità di nazioni, lingue, culture e situazioni socio-economiche che affondano le loro radici nella storia e costituiscono altrettanti ostacoli all’azione pastorale della Chiesa. Tre sono le sfide maggiori indicate dal Cardinale: “la scarsità di sacerdoti e religiosi, il calo del numero di cattolici impegnati nella vita della Chiesa, una costante diminuzione delle risorse finanziarie per sostenere le diocesi”. Sebbene in alcune diocesi la proposta del diaconato permanente abbia incontrato un certo successo, e nel campo vocazionale siano state adottate altre iniziative, di cui però si attendono ancora i frutti, il Cardinale ha esortato a non scoraggiarsi ed ha sottolineato che “la Chiesa non può vivere e crescere senza sacerdoti”. Quindi ha invitato i Vescovi a curare in modo particolare la formazione permanente dei sacerdoti, perché i giovani possano incontrare “sacerdoti gioiosi, zelanti e fedeli, perché solo questi attireranno i giovani al servizio di Cristo”.
Anche la diminuzione dei cattolici ha diverse cause: in alcune zone l’emigrazione in cerca di un futuro migliore, in altre la mancanza di sacerdoti o la loro formazione carente che hanno indotto molti fedeli ad abbandonare la pratica religiosa, in parte attratti dall’aggressività dei gruppi religiosi pentecostali. Anche le grandi istituzioni educative cattoliche risentono di questo calo, determinato dalla partenza di sacerdoti e religiosi impegnati nel campo educativo, sia pure sostituiti almeno in parte da laici impegnati, “molti dei quali danno una chiara e audace testimonianza della loro fede”. Sebbene le Antille contino un certo numero di movimenti religiosi e nuove comunità locali che sono attivi in diversi ambiti, il Cardinale ha invitato i Vescovi a invitare nelle loro diocesi alcuni dei nuovi movimenti e realtà ecclesiali per garantire il supporto necessario a sostenere i laici nella pratica della loro fede.
Per rispondere alle difficoltà finanziarie, nonostante le generosità dei fedeli che sostengono la Chiesa, si richiede una maggiore attenzione nell’amministrazione delle risorse economiche, riducendo i costi e vivendo con maggiore semplicità, seguendo l’esempio di Papa Francesco, ha esortato il Prefetto del Dicastero Missionario: oltre a trovare nuove fonti di sostegno finanziario, occorre soprattutto “essere assolutamente trasparenti nella gestione finanziaria delle nostre diocesi”.
Quindi il Card. Filoni si è soffermato sul ministero episcopale, invitando i Vescovi ad affrontare coraggiosamente le sfide che si presentano dinanzi senza scoraggiarsi, a non trascurare il gregge loro affidato, né i sacerdoti né i laici, a visitare regolarmente le parrocchie, a instaurare relazioni “positive, paterne e fraterne con i loro sacerdoti, essendo fermi quando necessario, ma avendo sempre a cuore la loro formazione permanente spirituale, culturale e pastorale”. Nella parte conclusiva del suo discorso, il Prefetto del Dicastero Missionario ha ringraziato i Vescovi “per la generosa sollecitudine pastorale, per la comunione incrollabile con il Santo Padre, e per tutto il bene che compiono a livello universale per sostenere le missioni nel mondo”. (SL) (Agenzia Fides 30/11/2013)